Stomachion

mercoledì 25 maggio 2016

Il salmone del dubbio

Un buon #towelday 2016 a tutti con #DouglasAdams
Se già per chiunque abbia letto un qualsiasi libro di Douglas Adams e lo abbia apprezzato, la sua perdita è simile alla mancanza di un tesoro prezioso, immaginate un po' cosa possa provare chi lo ha conosciuto. E' con l'idea di realizzare un sentito omaggio allo scrittore della Guida galattica per autostoppisti che Peter Guzzardi compone Il salmone del dubbio utilizzando articoli inediti, estratti da interviste e il terzo romanzo incompiuto della serie di Dirk Gently, che peraltro dona il titolo alla raccolta.
Ritratto insufficiente di un artista
Appena citofonai a casa sua a Islington, lo scrittore, un omone esuberante, scese la lunga scala, mi accolse con grande cordialità e mi consegnò un mazzetto di fogli. "Guardi un po' come le sembrano questi", mi disse; poi girò le spalle e tornò al piano di sopra. Un'ora dopo scese con nuove pagine e mi chiese ansiosamente un parere sulle prime. Così passò il pomeriggio: io leggevo in silenzio un certo numero di cartelle, lui scendeva pesantemente i gradini, faceva due chiacchiere con me e mi consegnava altro materiale. Come seppi in seguito, quello era il suo metodo di lavoro preferito(1).
(dalla nota iniziale di Peter Guzzardi)
All'epoca in cui stava finendo uno dei romanzi eravamo in vacanza a Corù con tre amici. Finì per occupare l'intera casa che avevamo preso in affitto: in una stanza scriveva, in una seconda dormiva, in una terza si rifugiava quando non riusciva a dormire, e così via. Non gli sfiorava nemmeno la mente che anche gli altri desiderassero farsi una buona notte di sonno. Analizza la vita con un cervello grande come un pianeta, ma spesso sembra vivere su un altro pianeta. È una persona del tutto aliena da cattiverie, ma quando non riesce a finire un libro e si fa prendere dal panico e dal terrore, tutto il resto gli sembra insignificante(1).
(John Lloyd dall'obituary di Nicholas Wroe per il Guardian)
Che preparasse il testo di una conferenza o stendesse un articolo per una rivista scientifica o tecnica, ha sempre conservato l'innata capacità di mettere insieme parole atte a stimolare, allietare, stupire, corroborare, informare o divertire il lettore. E il suo è uno stile in cui l'io non è mai preponderante, in cui, cioè, tutti i tropi e i trucchi della scrittura sono usati solo quando servono all'economia del racconto(1).
(dall'introduzione di Stephen Fry)
La mia ultima occasione di vedere Douglas Adams in azione come oratore in pubblico è stata alla conferenza dell'organizzazione Digital Biota a Cambridge nel settembre del 1998, più di dieci anni fa. Come a volte accade in questi casi, la notte scorsa ho sognato una situazione simile: un circolo ridotto di persone che la pensano allo stesso modo, il tipo di gente che piaceva a Douglas, abitanti dei selvaggi territori rocciosi dove prolifera il meglio del meglio dell'innovazione cibernetica, tra zoologia e tecnologia dei computer, uno degli habitat preferiti di Douglas. Ovviamente c'era anche lui, che, per come la vedevo io, teneva banco, anche se la sua profonda e scherzosa modestia avrebbe schernito questa frase(2).
(Richard Dawkins)
Scrittura, scienza, tecnologia
Le citazioni qui sopra, estratte dagli ultimi due libri di Adams che ho avuto modo di leggere, sono un modesto tentativo di descrivere l'immagine dello scrittore usando le parole dei suoi amici, che hanno trasmesso la vivida immagine di una persona alta e imponente, ma estremamente cordiale e simpatica, con uno spiccato senso dell'umorismo. La citazione di Fry, poi, la considero come la recensione definitiva sul Douglas Adams scrittore, e potete considerarla come la recensione sintetica anche del più che riuscito collage che porta il nome de Il salmone del dubbio.
Strutturato in tre parti (La Vita, L'universo, E tutto quanto, con quest'ultima che contiene il romanzo incompiuto di Gently che dona il titolo alla raccolta e tutto il materiale accessorio), raccoglie, come scritto, un certo numero di materiale inedito recuperato dall'amato Mac di Adams. Lo scrittore britannico, infatti, era un entusiasta della teconologia, in particolare di quella Apple, e in un paio di articoli contenuti in questa raccolta riesce persino a vedersi usare gli schermi touch degli odierni smartphone e tablet in un periodo in cui di smartphone e tablet non se ne parla nemmeno!
Appassionato di musica, in particolare dei Beatles (ma non solo), conobbe molti personaggi noti, tra artisti e scienziati, e in particolare con quest'ultimi si trovava particolarmente a suo agio: la sua capacità di scrivere di scienza in maniera semplice e chiara, sempre ironica e mai errata, era profondamente apprezzata. La sua propensione all'approfondire qualsiasi argomento lo spinse, poi, a intraprendere un'avventura intorno al mondo a caccia delle specie in via di estinzione insieme con lo zoologo Mark Cawardine che ha portato alla fine al poderoso e brillante L'ultima occasione (recentemente pubblicato in Italia).
La sua carriera e la sua vita furono indubbiamente segnate dal successo della Guida galattica, iniziata prima come programma radiofonico per la BBC, e quindi diventata una serie di romanzi di successo, fino a ispirargli la creazione di uno dei primi siti con propensione social della rete: h2g2.com.
Gli scritti di saggistica restituiscono quindi il ritratto di un uomo sempre aggiornato e interessato alla tecnologia e alla scienza, preoccupato dello stato del pianeta e dei suoi abitanti (non solo quelli umani), con uno stile divertente e stimolante. Una lettura, dunque, che non dovrebbe mancare a nessuno, amante o meno dello scrittore britannico.
Dalla Guida a Dirk Gently
Nell'ultima parte della raccolta sono contenuti un breve racconto della Guida galattica e l'incompiuto terzo romanzo della serie dedicata a Drik Gently, scalcinato detective privato sempre impegnato a risolvere casi assurdi al limite del surreale. E in effetti Il salmone del dubbio presenta non pochi elementi surreali, iniziando dalla classica tecnica di pedinamento di Dirk, che lo porta negli Stati Uniti senza sapere il perché, passando per un rinoceronte imbizzarrito che finisce per morire nella piscina del riccone di turno.
La storia, secondo il programma iniziale di Adams, doveva essere un nuovo romanzo della Guida, ma come emerge dalla lettura le vicende ideate erano un po' fuori posto all'interno della serie (come ho già scritto molto surreali), così ecco lo spostamento verso Dirk Gently, pur mantenendo come titolo di lavoro quello iniziale, quel Salmone del dubbio che è un evidente richiamo alla Guida ma anche un ricordare al lettore una delle fondamenta della scienza, tanto amata da Adams: dubitare sempre.
Bonus track: L'origine di dio

(1) Da Il salmone del dubbio, traduzione di Laura Serra
(2) Da L'ultima occasione, traduzione di Paolo Bianchi

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