Stomachion

martedì 4 novembre 2014

Il cielo con occhi diversi

Nell'ambito della serie di conferenze divulgative I cieli di Brera, mercoledì 12 novembre presso la Sala delle Adunanze dell'Istituto Lombardo nel Palazzo Brera in via Brera 28, Milano, Teresa Montaruli proporrà a chi vorrà andare ad ascoltara la conferenza dal titolo Guardando il cielo con occhi diversi:
Avreste mai immaginato di poter guardare le stelle dal fondo del ghiaccio antartico? Di poter installare degli "occhi elettronici" alla profondità di 2 chilometri sotto la superficie del ghiaccio al Polo Sud per svelare i segreti delle sorgenti più potenti dell'Universo? Questa è l'incredibile impresa di un gruppo di scienziati che ha costruito il telescopio di neutrini più grande del mondo, IceCube, un insieme di oltre 5000 "occhi elettronici" in un volume di 1 chilometro-cubo col mandato di scoprire i neutrini messaggeri dell’universo. Recentemente, IceCube ha finalmente scoperto i neutrini accelerati in sorgenti come gli shock di supernova o i jet dei buchi neri. Questa evidenza apre la strada a un modo nuovo di osservare il cielo che verrà descritto durante il seminario.
Non si vive, però, di sole conferenze, ma c'è anche il teatro scientifico, che storicamente è stato proposto dal Teatro Oscar, ma quest'anno si propone anche il Libero, che inizia con un interessante spettacolo, in scena dal 4 all'11 novembre: Il principio dell'incertezza
In scena si sviluppa l'esposizione del "professore" che si inerpica attraverso alcuni fra i più misteriosi concetti della meccanica quantistica (l'esperimento della doppia fenditura, il gatto di Schroedinger, i many-worlds di Hugh Everett III) per raccontare un meraviglioso mondo fatto di misteri e paradossi. Ma sotto si nasconde un'inquietante verità. La lezione si trasforma così in una confessione che mescola le teorie più evolute della meccanica quantistica, le teorie dei mondi paralleli, con i segreti del professore, spingendolo a prendere una decisione estrema.
A supportare il lavoro in scena di Andrea Brunello c'è il musicista Enrico Merlin. Si crea così un connubio fra voce, testo, suoni e musica, che porta lo spettatore a vivere una piena esperienza teatrale pur senza negare i rigorosi contenuti scientifici presenti nel testo.
Lo spettacolo prende le mosse dalla figura di Richard Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965. È una vera e propria lezione di meccanica quantistica con un risvolto molto umano. Andrea Brunello, oltre ad essere attore professionista, possiede un Ph.D. in fisica teorica.
Il Principio dell'Incertezza nasce all'interno del progetto Jet Propulsion Theatre (JPT) - Laboratorio Permanente della formazione e della divulgazione scientifica in coordinamento con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento.
Poiché Brunello è anche un fisico teorico, il teatro ha pensato bene di organizzare degli incontri di approfondimento nei giorni 5, 7 e 10 novembre, dalle 17 alle 18.
Il Teatro Oscar, invece, propone dal al lo spettacolo Appuntamento al limite - lo spettacolo sublime:
Il calcolo infinitesimale è una delle teorie matematiche che più ha arricchito la matematica moderna e determinato il progresso scientifico, in quanto è in grado di interpretare il continuo e il movimento. Newton e Leibnitz ne sono indiscutibilmente riconosciuti come gli scopritori, ma per rintracciarne le origini bisogna risalire fino ai geometri greci dell’antichità, inoltrarsi nel progredire del concetto di numero sino ad arrivare alla sintesi tra geometria e algebra di Cartesio. Poi ancora bisogna conquistare il concetto di funzione, superare lo scoglio dell'infinitamente grande e dell'infinitamente piccolo, entrare d'un tratto nel concetto di limite. I matematici e i filosofi che hanno portato avanti le idee di Newton e di Leibnitz sono arrivati a offrirci una teoria ben costruita, logicamente ineccepibile, ma ancora ricca di frutti da cogliere. Davvero il calcolo infinitesimale è, come si diceva ancora sino al XIX secolo, il calcolo sublime nel senso etimologico del termine e cioè ciò che arriva sino alla soglia più alta. La nascita dell'analisi matematica coincide con il definitivo stringersi del legame tra matematica e fisica, quindi tra matematica e scienza moderna. Imparare un po' di analisi è quindi imparare un linguaggio necessario a comprendere la scienza moderna; è alfabetizzazione scientifica. Ed è anche importante conoscere qualche aspetto storico del nascere e dello svilupparsi del calcolo infinitesimale, grazie al quale sono entrati a far parte della matematica, in modo pervasivo, i procedimenti infiniti.
Lo spettacolo Appuntamento al limite esplora questi temi in chiave teatrale, partendo dall'idea di limite, inteso come non-luogo estremo verso cui tendiamo senza potervi giungere, nel quale la realtà che conosciamo cambia natura, e i rapporti si trasformano: una soglia proibita che conduce a un mondo capovolto e magico dove, come nel teatro, "tutto è finto, ma niente è falso".
Anche in questo caso viene proposto un incontro di approfondimento, ma questa volta a carattere astronomico per venerdì 21 novembre dalle 22: Gli infiniti mondi: lo spazio come laboratorio sociale con Stefano Sandrelli, INAF-Osservatorio di Brera e Angelo Adamo astronomo, musicista, fumettista.
Giordano Bruno l'aveva detto: "non è un sol mondo, una sola terra, un solo sole; ma tanti son mondi quante veggiamo circa di noi lampade luminose". Negli ultimi 19 anni sono stati identificati 1.138 sistemi planetari, per un totale di 1.760 pianeti. Con un po’ di fantasia, possiamo immaginare molti mondi abitabili e molte civiltà diverse, trasformando il cosmo in un laboratorio sociale: un altro mondo è possibile. Dove, però, non è dato sapere.
Una bella serie di appuntamenti, quindi, e magari uno o due riuscirò anche ad andarli a vedere, di domenica, forse, che a quanto pare la scuola sembra impermeabile alle proposte (a meno che non mi attivi personalmente, ma ancora non so fino a quanto mi durerà la supplenza...)

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