Stomachion

domenica 9 settembre 2012

Valerian e Laureline: in un tempo lontano lontano!

Neri spazi infiniti dell'universo, soli incandescenti che illuminano terre sconosciute... Quanti miliardi di civiltà, quanti miliardi di miliardi di esseri viventi ricevono la vostra luce?...
E' così che inizia L'impero dei mille pianeti, terza storia del ciclo di Valerian e Laureline: agenti spaziotemporali, che prosegue nella pagina successiva con
In una galassia lontana (...)
Già. Avete capito bene. La mitica saga di Guerre Stellari ha proprio questo inizio, ma non condivide solo questo con le avventure realizzate da Pierre Christin e Jean-Claude Mézières. Molte suggestioni visive, le atmosfere al limite del fantasy, anche alcune scene chiave sono identiche quasi fino al plagio, alle soluzioni proposte all'interno della saga dai due cartoonist francesi, tanto che alla fine dell'anteprima di Guerre Stellari durante una convention fantascientifica in quel di Metz, Mexieres disse:
Sembra quasi la trasposizione cinematografica di Valerian.
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Quella di Valerian e Laureline, però, non era iniziata come una saga stellare: Valerian, infatti, è un agente della polizia temporale di Galaxity, la capitale della Terra di un lontano futuro, e deve tornare indietro nel tempo, all'XI secolo per la precisione, per evitare che un fuggiasco della sua epoca cambi il normale corso degli avvenimenti. Questa in sintesi la prima avventura della serie, Brutti sogni, dove Valerian incontra Laureline, una popolana dell'XI secolo, e saranno destinati a non separarsi più.
Più o meno lo stesso schema, una avventura nel passato della Terra, avviene ne La città delle acque mobili. In questo caso ci troviamo in una New York di fine XX secolo, colpita da un terribile disastro, inondata d'acqua e decisamente spopolata, e già qui i due autori iniziano a variare sin da subito rispetto a quella che probabilmente è una delle fonti ispiratrici, la serie di racconti Time patrol di Poul Anderson, dove gli agenti temporali affrontano sempre delle missioni nel lontano passato su avvenimenti storici ben noti (o loro variazioni plausibili). La città delle acque mobili, originariamente pubblicata in due parti, è invece una storia sul futuro prossimo (rispetto agli autori) con protagonista un uomo del futuro remoto, un modo semplice per vedere con occhio distaccato una delle possibili conseguenze delle azioni irresponsabili dell'uomo sul pianeta.
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Il secondo volume dell'integrale che la 001 edizioni dedica a questa pietra miliare della fantascienza prosegue con storie spaziali tendenti al fantasy, ovvero quelle storie che maggiormente hanno influenzato il team di George Lucas: Il mondo senza stelle, Benvenuti su Aflolol e Gli uccelli del padrone. In particolare Il mondo senza stelle potrebbe aver dato lo spunto, con le opportune variazioni, per Miliardi di tappeti di capelli di Andreas Eschbach, un libro che oscilla tra il favolistico e la space opera classica e che per certi versi richiama proprio alla saga di Valerian e Laureline.
Ad ogni modo con le storie di questo secondo volume, Meziers e Christin iniziano a utilizzare in maniera sempre più evidente le loro storie per lanciare spunti politici ai lettori: d'altra parte Christin è laureato in scienze politiche!
Grazie alle saghe spaziali che stanno realizzando, i due autori, infatti, non solo riescono a inventare mondi fantastici, ma soprattutto a raccontare le varie strutture sociali, con tutti i loro difetti e differenze. Il mondo senza stelle racconta di un mondo in guerra continua, diviso tra due città, una di soli maschi e una di sole femmine, diventando così una metafora della dialettica, a volte violenta, tra uomini e donne; Gli uccelli del padrone è una storia di ispirazione quasi kirbyana dove i nostri due agenti spaziotemporali devono affrontare un essere dal grande potere psicologico che controlla mentalmente un intero pianeta, diventando così una sorta di metafora per le monarchie totalitarie. Il mondo di Aflolol, infine, la storia centrale del volume, è dal punto di vista politico l'avventura più interessante. Il popolo di Aflolol, degli instancabili viaggiatori del cosmo, vengono descritti come una sorta di sempliciotti che riescono solo a combinare pasticci, almeno confrontandosi con i terrestri. In effetti la storia, peraltro divertente, dove gli aflololiani sembrano una versione extraterrestre dei galli di Goscinny e Uderzo, sembra mettere a confronto la società terrestre, sostanzialmente immutata rispetto a quella del XX secolo, con una società più semplice e libera come quella di un gruppo di cacciatori-raccoglitori. Mezieres e Christin sembrano quindi mostrare una sorta di simpatia verso questo genere di società, delle proto società libertarie, come sembra confermare anche l'ultima storia del terzo volume, Gli eroi dell'equinozio.
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A una prima lettura questa nona avventura della serie sembra una sorta di parodia del genere supereroistico: un pianeta morente chiama in suo soccorso chiama quattro campioni provenienti da altrettanti pianeti e di questi l'unico senza alcun potere particolare è il terrestre Valerian. Il nostro eroe, e qui sta l'aspetto parodistico, sarà il vincitore della contesa e potrà ripopolare il pianeta insieme con la Madre Suprema di Filene, tradendo, non si sa bene quanto a malincuore, la sua amata Laureline. Se dal punto di vista narrativo la storia propone uno sviluppo parallelo delle imprese dei quattro eroi, dal punto di vista contenutistico i tre eroi extraterrestri rappresentano ciascuno una differente ideologia: imperialismo, collettivismo, spiritualismo. E il fatto che il vincitore sia Valerian, che non ne rappresenta nessuna, è un forte indizio a favore dell'idea che l'unica soluzione possibile è proprio non abbracciare alcuna ideologia. In fondo, nello stesso volume, anche le idee colonialiste, rappresentate dall'ambasciatore terrestre nella storia L'ambasciatore delle ombre, vengono bocciate e sconfitte dalla particolare composizione politica di Punto Centrale, il punto di interscambio politico e commerciale dell'universo. Punto Centrale, in effetti, si rivela subito ostico per l'ambasciatore terrestre, alla ricerca di un capo della struttura, quando questa, in realtà, presenta delle dinamiche decisamente più anarchiche per i gusti terrestri (al di là delle strutture sociali dei singoli popoli che gestiscono le varie sezioni).
Sulle Terre finte, invece, Mezieres e Christin creano un finto viaggio nel tempo, una sfida con una storica extraterrestre della Terra (!) che alla fin fine risulta la prova generale per la prima grande saga nella saga raccolta nel quarto volume.
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Il quarto volume dell'intergrale di Valerian e Laureline è in effetti un'unica saga in quattro parti che porta i nostri eroi nel XX secolo, qualche anno prima del disastro accennato ne La città delle acque mobili (e quindi in un tempo più o meno contemporaneo con quello degli autori). Metro Chatelet, Brooklyn Station: Capolinea cosmo, Gli spettri d'Inverloch e Le folgori di Hypsis sono un'unica grande storia che porterà i nostri eroi dalla Terra del XX secolo, dove forse riusciranno a impedire il disastro di cui parlano i libri di storia, fino al pianeta Hypsis, dove incontreranno i creatori della Terra!
Se il divertente incontro si rivela un modo come un altro per prendere un po' in giro la religione, in particolare quella cattolica (il Padre è una sorta di investigatore privato in impermeabile, il Figlio un hippie un po' distratto e lo Spirito Santo una slot machine!), le prime due storie della saga nella saga sono un chiaro messaggio di stampo ecologista contro lo sfruttamento incontrollato delle risorse. La storia è una complessa indagine su una sorta di mostri elementali che non si sa come sono stati inviati sulla Terra. Qui due importanti multinazionali sono state contattate per l'acquisto di misteriosi prodotti che dovrebbero renderle più ricche. Valerian, che ha alcuni problemi con il collegamento mentale con la sua Laureline, in missione nello spazio, dovrà cercare di impedire questa transazione. Interessante come sulla Terra, nel momento decisivo, le due aziende si circondino di tutta una sorta di vari ciarlatani, mentre l'azione decisiva verrà portata nello spazio da Laureline.
Nelle due storie successive, poi, il gruppo di viaggiatori del tempo e dello spazio formatosi nelle prime due parti, andrà alla ricerca dell'origine di alcuni misteriosi gadget che circolano tra i personaggi di maggiore responsabilità della Terra. Questi gadget sembrano in qualche modo collegati con il pericolo scongiurato all'inizio della saga e porteranno i nostri eroi su Hypsis, a incontrare la trinità e scoprire che i gadget sono un esperimento del Figlio, non proprio approvato da Padre.

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